L’Europa si è impegnata a stanziare un budget spaziale da record pari a 22,1 miliardi di euro (25,63 miliardi di dollari) per i prossimi tre anni, una mossa che arriva mentre la NASA è alle prese con significative riduzioni dei finanziamenti proposte dall’amministrazione Trump. Gli stati membri dell’Agenzia spaziale europea (ESA) hanno approvato l’aumento durante il vertice di Brema, in Germania, dal 25 al 27 novembre, segnando un aumento di oltre 5 miliardi di euro (5,8 miliardi di dollari) rispetto al ciclo di bilancio precedente.
Le crescenti tensioni geopolitiche spingono gli investimenti europei
L’aumento dei finanziamenti riflette la crescente attenzione dell’Europa all’autonomia strategica nelle tecnologie spaziali in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche. Questo cambiamento arriva mentre la direzione futura della NASA rimane incerta, con i tagli proposti che minacciano le principali collaborazioni internazionali.
Sebbene il budget dell’ESA rimanga inferiore a quello della NASA, ora supera persino i 18,8 miliardi di dollari proposti dall’amministrazione Trump per il 2026, che a sua volta rappresenta una riduzione di 6 miliardi di dollari rispetto al budget attuale.
Dare priorità all’autosufficienza
I dirigenti dell’ESA hanno sottolineato la necessità di una maggiore fiducia in se stessi, in particolare nelle aree critiche in cui l’Europa è attualmente in ritardo rispetto a concorrenti come SpaceX. La maggior parte del nuovo budget – 4,439 miliardi di euro (5,15 miliardi di dollari) – sarà destinata allo sviluppo dei veicoli di lancio, un aumento significativo rispetto al ciclo precedente.
Questo investimento mira a ridurre la dipendenza dai sistemi stranieri e a garantire le capacità nazionali nel lancio spaziale e nelle comunicazioni sicure.
Ripresa dei finanziamenti scientifici
In contrasto con i tagli proposti ai finanziamenti scientifici all’interno della NASA, gli stati membri dell’ESA hanno aumentato il loro impegno nelle missioni scientifiche. Il budget per la scienza raggiungerà i 3,787 miliardi di euro (4,39 miliardi di dollari), in aumento di 600 milioni di euro (696 milioni di dollari) rispetto al budget del 2022.
Altri 328 milioni di euro (380 milioni di dollari) sono stati stanziati per il programma PRODEX, che sostiene esperimenti scientifici e tecnologie innovative. Il direttore generale dell’ESA Josef Aschbacher ha descritto questo come un segnale critico dell’impegno dell’Europa nell’esplorazione scientifica fondamentale.
Navigare in collaborazioni incerte
L’ESA si sta preparando per potenziali interruzioni dei progetti congiunti con la NASA, comprese missioni come il rover ExoMars Rosalind Franklin, che ha già dovuto affrontare battute d’arresto a causa di eventi geopolitici. I tagli al budget proposti dall’amministrazione Trump potrebbero avere un impatto su ulteriori progetti di collaborazione, come l’antenna spaziale con interferometro laser (LISA) e l’orbita di Venere EnVision.
L’ESA stima che il mantenimento di queste missioni senza il contributo della NASA potrebbe richiedere ulteriori 900 milioni di euro (1,043 miliardi di dollari) in dieci anni.
Missioni future e riprogrammazione strategica
Nonostante le incertezze, l’ESA sta portando avanti piani ambiziosi, inclusa una proposta di missione per atterrare su Encelado, la luna di Saturno, per cercare la vita sotto la sua crosta ghiacciata. L’agenzia sta anche esplorando modi per riutilizzare le tecnologie esistenti, come l’Orion Service Module, in un rimorchiatore spaziale multiuso se la NASA interrompesse il programma Artemis come attualmente previsto.
Inoltre, l’ESA adatterà l’Earth Return Orbiter (originariamente destinato al Mars Sample Return) in una nuova missione in orbita su Marte chiamata ZefERO, progettata per studiare la geologia marziana e fungere da relè di comunicazione.
I maggiori investimenti dell’Europa nello spazio sottolineano la sua determinazione a diventare un attore più autosufficiente e influente nell’arena spaziale globale. Il contrasto con i tagli al budget proposti dalla NASA evidenzia priorità divergenti e approcci strategici all’esplorazione e allo sviluppo dello spazio.

























